Alcuni nostri progetti
Concorso Villa Reale, Monza
Intervento di restauro dei giardini circostanti la Villa, dei boschetti Reali e la riqualificazione di Viale Cesare Battisti
La riqualificazione del Parco dal punto di vista arboricolturle prevedeva un controllo delle condizioni fisiopatologiche e verifica della stabilità (metodo V.T.A) integrate con tomografie soniche tipo Arbotom® e test dinamici tipo Dynatim®, oltre che un censimento arboreo con sistemi identificativi elettronici in grado di essere recepiti con semplici sistemi di captazione o piccoli palmari utilizzabili sia dai tecnici che dal pubblico. Non volendo rinunciare al fascino paesaggistico e naturalistico che le alberature storiche hanno ormai acquisito, la scelta progettuale era quella di procedere alla cura e alla reintegrazione delle alberature esistenti e alla sostituzione degli esemplari mancanti, già morti o irrecuperabili.
Capogruppo:
David Chipperfield
Gruppo di progettazione:
Carmen Anon Feliù, Alberto Ariatta, Gianfranco Ariatta, G2BA Architetti Associati (Giannicola Bacci, Gianluca Bacci), Barbara Camocini, Giuseppe Cruciani Fabozzi, Alberto Izzo, Claudio Modena, Massimo Marrani, Franchi Lunardini partners (Gianfranco Franchi, Giuseppe Lunardini), Enzo Giusti, Maria Adriana Giusti, Ferruccio Izzo, Antonella Flores, Leopoldo Emilio Freyrie,
Alessandro Pestalozza, Marco Ernesto Pestalozza, Giacomo Pirazzoli, Giuseppe Zampieri
Classifica: 3° posto
Riqualificazione territorio, Cesano Boscone
Studio di caratterizzazione degli elementi vegetazionali finalizzato ad individuare gli interventi progettuali di riqualificazione del territorio del comune di Cesano Boscone, a supporto del P.R.G.
Stesura nel Piano regolatore comunale, delle norme di attuazione del Piano Territoriale Paesistico Regionale (PTPR).
La zona oggetto dello studio si stende tra l’abitato di Cesano Boscone e la Tangenziale Ovest in un area di transizione tra il paesaggio di tipo agricolo e quello di tipo urbano. In linea con le modalità progettuali legate alle reti ecologiche sono state studiate le principali specie adatte ad una progettazione di miglioramento ecosistemico per il comprensorio di Cesano Boscone. Le specie scelte da mettere a dimora o da favorire per la formazione di siepi arboreo-arbustive, macchie arbustive e di filari sono quelle autoctone compatibili con le caratteristiche dell’area d’intervento.
Riqualificazione di un area boschiva, Basiano / Trezzano Rosa
Progetto preliminare, esecutivo e Direzione Lavori
Progetto segnalato nel concorso "La città per il Verde" 2009.
L’area presa in considerazione ha una superficie di circa 14.000 m², costituita da una copertura boschiva spontanea omogenea. Trovandosi sul confine tra due comuni e in prossimità di un nuovo complesso residenziale, il terreno svolge un’importante funzione di cuscinetto verde. Si sviluppa inoltre in prossimità del Rio Vallone a cui potrebbe in futuro essere collegata ampliando così un’importante rete ecologica già esistente. La riqualificazione del bosco ha permesso anche di creare un’area con importante funzione ricreativa e didattica restituendo alla cittadinanza una parte del patrimonio verde da anni abbandonato ed agibile solo in parte. L’intervento è stato attuato con lo scopo di ripristinare nel breve-medio periodo un bosco misto costituito da esemplari arborei di maggior pregio rispetto a quelli esistenti, attuando un’attenta gestione dell’area secondo tagli di rotazione in particelle diverse. In questo modo si è conservata una buona diversità strutturale con piante disetanee, mantenendo nello stesso tempo una buona copertura forestale matura. Nel lungo periodo si riuscirà, in questo modo, a ripristinare un’area di alto valore vegetale e ornamentale.
Sistemazione del Fontanile Fontanilazzo
via Cavenaghi, Liscate
Progetto di sistemazione del fontanile volto a ridare al fontanile la funzionalità che aveva ormai perduto in seguito all'abbassamento generalizzato della falda. Il progetto ha previsto il ripristino e la riqualificazione del fontanile a partire dalla situazione attuale, creando i presupposti perché venga a ricrearsi l'habitat tipico del fontanile. L'impatto dell'urbanizzazione e l'abbandono delle pratiche agronomiche atte al mantenimento di questo sito ha provocato la proliferazione delle infestanti a discapito della flora naturale autoctona. Il ripristino delle condizioni naturali del fontanile ha comportato, oltre alle operazioni miranti a ricreare un'idoneo assetto idrogeologico, delle operazioni di espianto e pulizia della vegetazione infestante unitamente al reimpianto di specie erbacee arboree ed arbustive adatte a tale tipologia vegetazionale. Tali operazioni centrate sulla riqualificazione ecologica naturalistica della testa del fontanile si sono integrate con la situazione urbana nella quale ora vengono a trovarsi. Una certa attenzione è stata quindi dedicata alle zone limitrofe del fontanile in modo tale che le alberate, l'arredo, le aiuole e la pavimentazione non determinino uno stacco netto ma rappresentino di fatto una sorta di zona di transizione tra natura e città.